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Candela della guarigione

Andiamo a capire cosa sia un rito curativo e perchè viene fatto.

Solitamente si ricorre ad un rito di guarigione difronte a due situazioni: Una malattia occulta e una patologia riconosciuta ma difficile da abbattere.

Malattia occulta

Per malattia occulta si intende uno stato del corpo che presenta danni o sintomi aggressivi derivati da una maledizione, i sintomi sono riconoscibili come un collasso del sistema fisiologico, per esempio la perdita aggressiva di capelli, malori orrendi, vomito, febbre ecc. ma senza una diagnosi, ossia la medicina (scienza di cui la strega ha enorme rispetto poiché questa stessa proviene dagli studi alchemici e dalle antiche cure delle erbe) non trova spiegazione. Il paziente non trovando riscontro nell’arte medica a quel punto si rivolge a quella occulta. La malattia occulta è causata enormemente da uno stato larvale che condiziona aura e molecola inducendo il corpo fisico ad esprimersi in forma di malattie non riconoscibili dagli esami. Se la strega riesce ad agire per tempo, poiché c’è un tempo da rispettare, la maledizione è distruttiva se si aspetta troppo i danni potrebbero essere irreparabili e la persona potrebbe morire, ma ripeto, se si agisce nei tempi (per fortuna al 90% dei casi la maledizione è sufficientemente lenta da poter capire e agire) l’esoterista esorcizzerà il maleficio, proseguirà con un rito curativo, poi con uno rigenerativo, per terminare con un protettivo e la persona smetterà di star male.

Patologia riconosciuta ma inguaribile o recidiva alle cure mediche

Qui dobbiamo essere cauti, maturi, preparati e saggi. La malattia è un mondo infame, pieno di dolore e ansia, per cui si rischia di peggiorare la situazione dal punto di vista psicologico e fisiologico. Quando c’è una malattia conclamata e riconosciuta dalla medicina non bisogna mai giocare a fare i santoni, vedo troppe persone egoiche quanto stupide innalzarsi a risolutoti di patologie come il cancro o sindromi genetiche ancora non comprese da chi ha tanto di laurea ed esperienza nel campo medico. Ogni cammino spirituale ha una propria visione sul perché esistano tali malattie, in oriente si pensa che la mortalità sia un difetto dell’anima e solo reincarnandosi fino ad arrivare alla perfezione dell’essere, noi umani torneremo di nuovo immortali, non invecchieremo più e quindi non moriremo più varcando poi le soglie dimensionali che portano a piani divini dove siamo solo déi.

La New Age, che, come al solito, ama fare le cose a metà (scusate se ne fate parte ma ho incontrato più scemi che altro), e ad interpretare a modo suo parole di saggi e tradizioni millenarie, sostiene che la malattia è un trauma dell’anima (per la New Age l’anima sta male sempre).

Le cose non stanno così.

L’anima è un’essenza perfetta e consapevole della sua scocca, non percepisce dolori o traumi poiché reputa qualsiasi esperienza sacra e motivante, non si ammala come nessuna forma eterea e non glie ne può fregar di meno se il corpo muoia o meno perché è l’unica nostra parte davvero immortale ed eterna. La verità è che viviamo in un modo tossico, malato psicologicamente e fisicamente, da quello che respiriamo, sentiamo, il modo con cui comunichiamo è castrante e velenoso, siamo schiavi di un sistema che ci usa e piano piano ci uccide, non c’è rimedio a questo, non esiste un’alimentazione che salvi dal cancro poiché è tutto geneticamente compromesso, non esiste un luogo totalmente pulito poiché le radiazioni restano anche nelle acque più limpide, quindi basta con cazzate del genere, l’unica possibilità che si ha è vivere a pieno la nostra esperienza, nel presente, prendersi cura di se stessi per quanto possibile e si certo, ricorrere a riti curativi affiancando le cure mediche.

Cosa accade quando un rito curativo funziona?

In sintesi, l’esorcismo distrugge la tendenza della malattia, l’anima accetta di vivere e continuare con questo ”vestito” e avviene quello che menti cattoliche definiscono miracolo, ma che noi streghe riconosciamo come fonte divina, prima scienza compresa dall’essere umano, ma dimenticata, anzi fatta dimenticare. Non è esattamente una soluzione a bisogna saperla fare, non appartiene alla new age né ai santi e madonnine, appartiene alle vie antiche sciamaniche, non quelle che trovate nei testi scritti oggi, ma racchiuse in tradizioni antiche, qualcosa che non si può comprendere e vendere, ma al contrario si deve rispettare e usare con la possibilità di fallire. la morte non accetta comando è porta della vita e arriva quando deve, l’essere umano è un anello della vita destinato a morire, se si vuole l’immortalità bisogna accettare questa cosa o invece di streghe sarete solo ingannatori che illudono povere persone che forse non hanno speranza, senza contare che se fate le cose male peggiorate la situazione accelerando il processo della malattia, quindi li assassinate. Non date retta a chi parla di riprogrammazione dell’anima, l’anima non si riprogramma, studiate l’aura e scoprirete che il corpo aminico è perfetto e senza difetto, non fatevi riprogrammare le cellule, lo studio cellulare è complesso, rischiate di ammalarvi davvero. Se volete imparare o avete bisogno di un rito di guarigione cercate una strega vera e studiate le antiche vie poiché queste nuove sono sostenute da chi non ha mai finito un libro e opera per ego e per soldi. La strega opera per passione ed esperienza.

Ma a parte tutto, comesi dovrebbe agire in un rito curativo?

Sia che si parli di una malattia occulta che patologica il procedimento è il medesimo.
Il rito va svolto in due tempi o in luna nuova o in piena. Nella prima parte si esorcizza, quindi distrugge la malattia, nella seconda si rigenera (cura) e protegge la persona. Distruzione, rigenerazione, protezione.
Distruggo poiché sarebbe come curare una brutta ferita senza antibiotici, la distruzione è l’eliminazione del malanno, se non la distruggi si riforma da capo e avresti un effetto placebo inutile, la rigenerazione è essenziale poiché la malattia debilità quindi ripristinare le energie aiuta la ripresa e la protezione è come la cura antibiotica, isola il soggetto da un eventuale ritorno.

Tutelarsi da eventuali ripercussioni e ritorni del rito stesso

Prima di ogni rito bisogna essere sicuri di essere protetti a prescindere, quindi una pratica protettiva, amuleti o evocazioni di spirti protettori (ma di modi di proteggersi ce ne sono tantissimi) è la base di tutto, a nudo non si fa mai nulla.
Importante è anche però tutelarsi dopo un rito, naturalmente scaricare a terra, ma in alcuni riti non basta.

Ogni cosa porta un ritorno o una risonanza, questo per la legge della fisica, ossia, ogni azione comporta una conseguenza pari e contraria, questo è il famoso ritorno di cui tutti avete paura. Non esistono leggi del tre ma solo fonti più o meno caotiche che questa legge attraversa e che determinano l’effetto.
Partendo dal presupposto che il ritorno è inevitabile, la strega si tutela prima e dopo il rito poiché se il colpo viene accusato, lo sarà in base anche al rito fatto. Se tolgo una fattura mortale, quell’essenza per continuare il suo lavoro dovrà per forza legarsi il prima possibile a qualcosa di vivo e con energia animica che scorre, ossia, l’organismo del praticante, lo stesso vale per le opere di guarigione, ovviamente malattie come il cancro non sono contagiose, ma se non ci tuteliamo potremmo assorbirne gli effetti, come vomito, mal di testa o anomalie che non si capiscono.
Per questo consiglio a tutti di scaricare a terra ma anche di procedere con un bagno purificante, i bagni andrebbero fatti prima e dopo, molto dipende dalla tradizione, ma comunque dopo un rito di guarigione è sicuramente il caso di farlo. Di seguito alcuni metodi per lavare via i residui magici che possono crearci problemi.

Bagno con erbe di purificazione

Riempite la vasca di acqua tiepida, mettete all’interno una manciata di sale grosso, fiori di malva e foglie di menta. Immergetevi e restate dentro l’acqua mentre le erbe vi puliranno da ogni residuo energetico che porti al ritorno. Consiglio di restare immersi per almeno 30 minuti, se lo desiderate potete anche circondare la vasca di candele bianche, aiuta il rilassamento.

Sacchettoperladoccia

Create un sacchetto con le medesime erbe sopra indicate e appendetelo al fischione della doccia, aprite l’acqua e questa si mischierà alle erbe purificandovi. Non bagnatevi i capelli poiché le erbe lasceranno un odore molto forte sulla pelle e nei capelli non è il massimo.

Metodo del sacchetto come spugna

Stesso procedimento ma usando il sacchetto bagnato come una spugna che passata sul corpo pulirà da ogni impurità energetica.

Ultimi consigli

Visto il forte odore che rilascia una doccia o bagno di purificazione, odore dato appunto dalle erbe che non profumano esattamente, vorrei consigliarvi due cose…
Dopo la purificazione non potete fare un’altra doccia fino al mattino seguente, quindi niente bagnoschiuma, neanche quello totalmente naturale (ripeto l’odore è molto forte quindi su una pelle già sporca diventerebbe più aspro e sarebbe difficile starvi vicino…per questo non lavatevi la testa con i sacchetti, quindi non toccate i capelli e consiglio una doccia normale prima della pratica di purificazione, a pelle pulita l’odore è meno forte).
Cercate di non mandare la mistura direttamente sui genitali (irrita…) né sugli occhi: deve essere una purificazione non un viaggio al pronto soccorso. Ok?

Detto questo, buon lavoro a voi tutti.

Fonti:

 
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