BEAN SIDHE E BEAN NIGHE

La Scozia e l’Irlanda sembrano avere una notevole ricchezza di Fate che avvertono dell’avvicinarsi della morte.

La Nigheag na H-ath o Piccola lavandaia del guado o Bean Nighe è la versione scozzese della Banshee ed è una annunciatrice della sorte avversa. A volte riferita come Ban Nighechain avverte un condannato della morte o del disastro imminente.
Come altri fatati di questo tipo può persino essere avvistata prima che una battaglia sia stata persa con la conseguente perdita di molte vite.
Compare come piccola donna, piegata e anziana. A volte si dice che abbia i piedi palmati ed grandi denti prominenti (un solo dente frontale). Se la Nigheag na H-ath è vista lavare i vestiti o le armature sanguinanti qualcuno morirà o avvertirà un disastro in futuro immediato. L’unico modo per impedire che questa tragedia accada è di vedere la Banshee prima che lei veda voi e afferrarla, questa non è un’operazione facile. Una volta che questa impresa sarà compiuta, la Banshee vi rivelerà che cosa deve accadere ed a chi, e vi esaudirà tre desideri. 

La più nota, comunque, è probabilmente la Banshee irlandese (in irlandese Bean-sidhe, cioè donna fatata).

“La Banshee sembra essere una fata socievole diventata però solitaria a causa di dolori e gioie momentanei; il suo nome significa semplicemente donna-fatata, in contrapposizione al meno comune Farshee, uomo-fatato. Essa piange, come molti sanno, sulla morte di qualche membro di una vecchia famiglia irlandese. Qualche volta è nemica della casa e piange trionfante; altre volte è amica e allora piange di dolore. Quando più di una Banshee inizia a piangere, l’uomo o la donna che sta morendo deve essere stato molto santo o molto impavido. Ogni tanto si pensa che sia una fata socievole.
Cleena, un tempo una dea irlandese, ora è una Sheoque del Munster [Sheoque, dall’ irlandese Sidheog, piccola fata, ndCW].
O’Donovan, uno dei più grandi antiquari irlandesi, scrisse nel 1849 a un amico, che citò le sue parole nel Dublin University Magazine: “Quando mio padre morì a Leinster, nel 1798, Cleena venne fin da Tomm Cleena a Glandore per piangerlo. Non si era mai udito piangere qualcuno della nostra stirpe, anche se credo che tuttora versi lacrime sulle montagne di Drumaleaque nel suo paese, dove molti della famiglia di Eoghan More stanno morendo di fame”.
La Banshee che piange di gioia è spesso creduta non una fata ma il fantasma di qualcuno a cui è stato fatto un torto da un avo del defunto.”
 
(William Butler Yeats, da LUCIFER, 15 gennaio 1889)

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